Evviva il nostro Presidente del Consiglio!
Lui si che difende la reputazione degli Italiani all'estero...

La longa mano di sberl. sulle Poste Italiane
C'è ancora qualcosa che non sia suo suo?

by Espresso Sunday January 11, 2004 at 10:49 AM

14mila sportelli di Poste Italiane spa farebbero gola a qualsiasi banca, ma, se si eccettua un tentativo fatto da Deutsche Bank nel 2001, finora nessun istituto di credito era stato capace di metterci le mani. L'impresa è ora riuscita alla Mediolanum. Essendo una banca online, Mediolanum è sempre stata priva di sportelli mentre ora, grazie all'accordo con Bancoposta, i suoi clienti potranno domiciliare i loro bonifici nella capillare rete di Bancoposta e la banca di Silvio Berlusconi e del suo socio Ennio Doris si trasformerà, da banca virtuale, nell'azienda con maggiore copertura territoriale. (...) Va considerato, fra l'altro, che il costo di un impiegato postale è circa la metà di quello di uno sportellista bancario con mansioni analoghe (e non li paga lui! Ndr). L'unico dettaglio che stona è che Mediolanum è una banca di proprietà del premier e che il ministero delle comunicazioni è l'autorità regolatrice dell'attività di Poste spa, un'impresa a totale partecipazione pubblica. (...) L'intera operazione, secondo un'interrogazione del ds Giorgio Panattoni, è stata pilotata da Massimo Sarmi, vicino ad an, e dal ministro Maurizio Gasparri (vicino a? ... Ndr), e rientra in una strisciante privatizzazione di Poste spa che verrà quotata in Borsa.

Quando avrà portato a termine questo ennesimo colpo, non ci resterà che la banca etica, per scansarlo. O la rivoluzione! ;)

Articolo tratto dal numero in edicola (n.2, 15.01.2004) de L'espresso (p. 13)

La banca di Berlusconi? Adesso lavora in Posta
Una circolare interna conferma: dal 9 dicembre consulenti Mediolanum negli uffici

di Vincenzo Brancatisano (http://www.vincenzobrancatisano.it/)

Le mani di Berlusconi anche sugli sportelli delle Poste? 

E’ un’ipotesi denunciata dal deputato dei Ds, Giorgio Panattoni, membro della Commissione trasporti e comunicazioni della Camera.Panattoni, che ha annunciato un’interrogazione al ministro Gasparri, allude ad alcune indiscrezioni secondo le quali la Banca Mediolanum, appartenente al Gruppo del presidente del Consiglio, avrebbe stipulato un accordo con Poste Italiane per l’uso dei suoi sportelli.In questo modo, prosegue la denuncia, una banca fatta di promotori, ma di fatto finora priva di sportelli, diventerebbe per miracolo la banca più ramificata e presente sul territorio. 

E’ l’ennesima versione di un conflitto di interessi che appare senza fine?Secondo il quotidiano finanziario milanese MF, “dai vertici di Poste Italiane per il momento nessuna conferma ma nessuna smentita”.Ma noi siamo oggi in grado di documentare l’esistenza dell’accordo, peraltro legittimo ma destinato a suscitare polemiche.Ecco infatti cosa scrive il direttore della filiale mod enese di Poste Italiane, Alessandro Zanchi, in una circolare interna (la numero 228 del 4 dicembre 2003) rivolta ai 38 uffici postali di Modena e provincia e intitolata Convenzione con Banca Mediolanum.“Si coglie l’occasione - vi si legge - per ricordare che dal 13 ottobre 2003 i clienti della Banca Mediolanum potranno ritirare somme di denaro presso qualsiasi Ufficio Postale tramite lo strumento del Bonifico Domiciliato per cassa (comunicazione interna n. 205/1 del 6/11/2003). 

Con la Release 3.31, i correntisti della banca virtuale, in possesso di una delle tipologie di carta Bancomat o Multicard riportate nel prontuario ‘Banche Virtuali’ (comunicazione interna n. 205/1 del 6/11/2003), possono effettuare operazioni di versamento di contante e/o assegni. A partire dal prossimo 9 dicembre - continua la circolare interna - un Consulente Mediolanum si potrà presentare negli Uffici Postali indicati nell’elenco allegato, allo scopo di creare un rapporto di collaborazione in relazione ai servizi previsti nella convenzione e che verranno svolti presso le nostre strutture”.

[Tratto dalla Gazzetta di Modena del 27 dicembre 2003] 

 

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